Chi siamo
ISM-Italia è il gruppo di supporto italiano dell‘International Solidarity Movement (ISM) palestinese.
In morte di Vincenzo Tradardi
Ieri, 19 ottobre 2016, intorno alle ore 16, ci ha lasciato Vincenzo Tradardi (1938-2016).
All’indirizzo, www.luigiboschi.it/memorial/vincenzo-tradardi, potete trovare un suo intervento lucidissimo, del 23 settembre u.s., sulla sanità.
Già in condizioni gravi non si era voluto sottrarre a questo impegno, tanto da dover essere, subito dopo, trasportato al pronto soccorso per poi essere di nuovo ricoverato nell’ospedale di Parma.
Ha dato un particolare contributo di pensiero e di azione a ISM-Italia, della quale è stato uno dei soci fondatori, con la partecipazione, tra le molte, alla Olive Harvest Campaign nel 2002 in Cisgiordania, alla Carovana Strasburgo-Ponte di Allenby del 2005, al convoglio Viva Palestina del 2010 e l’organizzazione di numerose iniziative a Parma e in Emilia-Romagna.
Hanno scritto di lui, tra gli altri,
Non eravamo amici, ma ci siamo incontrati più volte, in occasioni di battaglie importanti: la difesa della Resistenza, la causa palestinese, e così via. Mi aveva colpito la sua tenerezza, persino il suo affetto, per una persona che in fondo era uno sconosciuto. La voce pacata, che però sapeva raggiungere i giusti toni nei momenti necessari, senza mai alterarsi, la voce di chi non ha bisogno di urlare, per spiegare le sue ragioni che sono non soltanto ragioni personali, ma ragioni “politiche”, ossia della polis. Aveva passione per la fotografia e la cinematografia, e nelle diverse occasioni era sempre dietro a una macchina, per filmare o fotografare, Vincenzo, come suo fratello Alfredo Tradardi, con il quale ha condiviso, battaglie importanti, prima fra tutte quella per la liberazione della Palestina dall’occupazione israeliana. Figli di partigiano, entrambi appartenenti al novero degli “scientifici”, uno, Vincenzo, medico, docente universitario, e poi anche funzionario della Sanità, l’altro, Alfredo Tradardi,al quale va il mio pensiero solidale, ingegnere, per tanto tempo in servizio alla Olivetti dei tempi d’oro: avevano fondato insieme con altri l’ISM, International Solidarity Movement, Sezione Italiana (ISM-Italia). Vincenzo era stato tra gli organizzatori dell’occupazione dell’Ospedale psichiatrico di Colorno, azione di protesta contro le disumane condizioni in cui i pazienti erano reclusi: se si arrivò a una delle più importanti leggi di civiltà del nostro Paese, la legge Basaglia sulla chiusura dei manicomi, lo si deve anche a quei pochi, coraggiosi, testardi precursori come Vincenzo Tradardi, che non finiscono in tv, che non sono invitati nei salotti buoni, che non ricevono omaggi e onori, ma che hanno reso l’Italia migliore. La sua scomparsa è una dolorosa perdita per tutti noi.
Il Comitato Salviamo la Costituzione Parma
Con Vincenzo Tradardi scompare un amico e un compagno, sempre impegnato e attivo, con passione e competenza, su molteplici fronti: dalla salute in fabbrica alla sanità per tutti, dai diritti dei lavoratori all’antifascismo e alla solidarietà con i popoli oppressi.
Tanti sono stati i contributi offerti da Vincenzo, dal basso, nel quotidiano, fra i lavoratori e i cittadini. Sempre in prima fila nelle manifestazioni di piazza, nei cortei, nei presidi.
In questi ultimi anni ha profuso un impegno senza sosta in difesa della Costituzione del ’48, affinché fosse attuata anziché modificata dai vergognosi tentativi passati e presenti volti a deformarla.
Vincenzo è stato con noi fino all’ultimo, quando, già molto sofferente, volle partecipare alla nostra Festa della Costituzione di fine settembre, dove fece un alto intervento in difesa della sanità pubblica, contro i piani di privatizzazione in atto, mostrando come la trasformazione della seconda parte della Costituzione servisse per portare a compimento l’attacco ai diritti sociali delle persone, difesi nella prima parte di essa.
Crediamo che la nostra città debba molto a Vincenzo Tradardi.
E’ stato grazie alla sua collaborazione con Basaglia e con Mario Tommasini, che la lotta contro l’istituzionalizzazione della malattia mentale condotta a Parma è diventata modello e punto di riferimento per il paese.
La chiusura dell’Ospedale psichiatrico di Colorno, la progettazione della Fattoria di Vigheffio, come luogo di vita dignitosa e accogliente per chi è affetto da malattia mentale, la lotta contro ogni forma di segregazione ed esclusione, e la scommessa nel valore dell’integrazione all’interno della comunità cittadina -che oggi proseguono nei tanti progetti sorti da queste intuizioni- costituiscono un patrimonio da conservare e trasmettere come contributo specifico offerto dagli uomini migliori di questa città per un futuro più civile e una comunità più accogliente.
Vincenzo è stato un riferimento e una guida. Ora è una grave perdita per tutta Parma democratica. Una presenza non sostituibile, di cui sentiremo la mancanza.
Vorremmo salutarlo con le parole di Brecht: “Ci sono uomini che lottano un giorno e sono bravi, altri che lottano un anno e sono più bravi, ci sono quelli che lottano più anni e sono ancora più bravi, però ci sono quelli che lottano tutta la vita: essi sono gli indispensabili”.
Vincenzo era, senza dubbio, indispensabile. Il modo migliore che abbiamo per rendergli onore é mettere tutti ancora più energia nella sua e nella nostra battaglia per fermare l’attacco alla Costituzione, alla democrazia e ai diritti. Questo voleva da noi.
Dalle 14 alle 18.30 del 20 ottobre e dalle 8.30 alle 14.15 del 21 si può incontrare e ricordare Vincenzo presso la Sala del Commiato in viale Villetta 16/A.
ISM-Italia
Parma, 20 ottobre 2016
www.ism-italia.org info@ism-italia.org
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Pubblicato: 20 ottobre 2016 / 13:30
Categoria: Comunicati stampa, Primo piano
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